Serata culturale di forte intensità e di partecipazione al Palazzo dell’Ostrichina, nel complesso del sito del Fusaro, per l’incontro voluto dalla Amministrazione Comunale di Bacoli, guidata dal Sindaco Josi Gerardo della Ragione, con la scrittrice Dacia Maraini, su Pier Paolo Pasolini, nella ricorrenza del centenario della nascita.
Ad invitare la famosa scrittrice, compagna di viaggio e amica per la pelle dell’intellettuale romano, ma nato a Casarsa in Friuli, sono stati l’Assessore alla Cultura Mariano Scotti di Vetta, e Ernesto Salemme, che ha dialogato lungamente con la Maraini, che aveva ricevuto precedentemente la cittadinanza onoraria dal Comune di Bacoli.
Nel corso della serata, con un vento forte che scuoteva il sito e il lago, dove si staglia la sagoma della Casina Vanvitelliana voluta dai Borboni, una fiumana ininterrotta di ricordi ha invaso la sala e l’attento e
appassionato ascolto, coinvolgendo tutte le fasce di età dai giovani presenti e partecipi, ai meno giovani consapevoli e più vicini alle vicende storiche e politiche dell’intellettuale volato via troppo presto.
Nell’ambito della manifestazione anche la presenza di opere pittoriche facenti parte della collettiva nata in Spagna dal titolo Pasolini 22 22, poi transitata in Campania, a Bosco frazione di Celle di Bulgheria nel
Cilento, presso il Museo Ortega, che ricorda l’artista spagnolo anti franchista esule in Italia, che aveva scelto il piccolo comune per il suo buen retiro, e a Giffoni Valle Piana, e Cerreto Sannita.

La rassegna è stata curata da Enzo Trepiccione, Carlos Salas, e Antonio Ciraci – che ricopre in seno alle
manifestazioni e alla programmazione culturale e artistica del sito del Fusaro, la carica di direttore artistico.
Questi gli artisti componenti della collettiva : Alejandro Torres, Carlo de Lucia, Cesare Serafino, Claudia
Buttignol, Deborah Napolitano, Enzo Treoiccione, Kraser, Lucio Afeltra, Luz Banon, Manuel Perez,
Salvador Torres, Simone Ostan Simone, Virginia Bernal, Vittorio Vanacore.
Intermezzo musicale con la voce appassionata del soprano Chiara Polese, accompagnata al pianoforte dal Maestro Luca Spinosa, che ha interpretato toccanti arie della Callas, che aveva intrattenuto con Pasolini, un lungo controverso rapporto affettivo, e che aveva anche in più occasioni viaggiato con la comitiva che sempre negli anni lo circondava ( Maraini, Moravia, Morante ) condividendo esperienze di viaggio e anche disagi per i luoghi impervi attraversati.
Non si può non fare i conti con Pasolini, poeta, letterato, regista di gran valore e articolista su prestigiosi quotidiani come Il Corriere della Sera, dove non esitava, senza peli sulla lingua ad affrontare le questioni più scottanti di quegli anni settanta ( poteri occulti e deviati, caso Mattei, deriva culturale consumistica, per indicare alcuni temi tra gli altri ) – la cui morte violenta e atroce, è stata mascherata e derubricata come delitto a sfondo sessuale, quando “ ben altro c’era dietro “ ha commentato la Maraini, e il tal Pelosi che ha portato nella tomba i suoi segreti, più volte aveva tentato di vuotare il sacco facendo intendere che aveva paura.
Lapidaria e inquietante, la frase del poeta “ io so ma non ho le prove “.